MOD-Con 98
Quest’anno l’annuale Convention si è tenuta a Modena.
Il luogo non è stato più il palazzetto dello sport antistante il parco Novi-Sad ma un edificio stile “Fabbrica dei trattori” in Stalingrado: l’aspetto era molto spartano, ma estremamente funzionale: con ampi spazi e luminoso.
Solo due le pecche, i tavoli anche se numerosi all’inizio erano tutti prenotati, anche se alcuni solo per brevi periodi, rendendo così problematico fare giochi di lunga durata. Alcuni hanno rimediato attrezzandosi nei locali sotterranei stile rifugio antiaereo, o meglio, tipo buncher di Hitler, e qui, la libertà di uso faceva accettare anche l’estrema durezza dell’ambiente (per world in flames si può accettare questo e altro!).
Il secondo elemento negativo erano i bagni, contigui al citato buncher. Questi, nei giorni seguenti, pian piano assumevano più le caratteristiche di una vera latrina…., ottimo esercizio per i reni dei più duri…
L’orario era un po rigido, (chiusura a mezzanotte come Cenerentola insegna), forse pensavano che l’inusitata durata della Convention, dal giovedì alla domenica avrebbe saziato tutti, illusione, si è saputo di partite continuate ad oltranza nella notte nelle stanze d’albergo.
Si è notato una conferma al ritorno del board-game storico (almeno 20/30 tavoli) e venivano giocati anche giochi nuovi come: Tunisia della Gamers, ecc.
Ma anche i role-play non hanno scherzato e le scene in costume sono state spettacolari con alabardieri, armigeri, maghi, diavolesse….. alla Arbore…, veramente un bello spettacolo fitto di partecipanti e spettatori.
Vi è stata anche la partecipazione di un gruppo di granatieri napoleonici con la divisa, completa di ogni particolare, del periodo della campagna d’Italia.
Foltissimo il gruppo dei tridimensionali (una quindicina di tavoli di dimensioni tipo ping-pong), sia per i napoleonici e & sia per warhammer.
Nella riserva strategica dei giochi (leggi settore di vendita, ben QUATTRO quest’anno!!) erano stivati, innumerevoli battaglioni di scatole, dalle ultimissime novità a una notevole concentrazione di vecchi classici SPI, nonché una folta scelta di fantasy.
Si è avuta anche la conferma della ferale e inaspettata chiusura della mitica Avalon Hill.
Certo ora il mondo dei wargamers senza i suoi colossi storici (SPI e AH) è un po come un mondo senza URSS e USA.
In conclusione un’ottima manifestazione e i miei complimenti agli organizzatori.
Enrico Granata