CON – GAT 99
dal 30 apr. al- 02 mag.
Per la prima volta, mi è venuta voglia di raccontare la Gatteo-Con, o come la definisco io: l’unica Convention, con familiari a carico.
In effetti, non è una convention, ma un ponte di inizio o fine settimana al mare, con la famiglia e con altri amici.
Mentre le mogli, con i bambini, sono a prendere il sole sulla spiaggia o a girare per negozi, i mariti sono trincerati nel salone dell’Hotel Antonella, un 3 stele, a sfidarsi, i Ogni tipo di Wargame.
Anche se sono amici che abitano abbastanza vicini tra loro. Bergamo, Milano, Varese, sono tutti estremamente felici, se gli amici che abitano nelle zone limitrofe a Gatteo, vengono a trovarli, anche solo per una partita.
E’ proprio per la partecipazione di tanti altri appassionati, vecchi o nuovi, che spesso, anche Gatteo, è stata definita come una Convention.
Comunque, vista la cortesia e la gentilezza dei proprietari dell’hotel, e la loro ottima cucina, una capatina, la merita comunque.
Quest’anno la partecipazione si è ridotta, sono infatti venuti meno gli appassionati dei treni.
Vellani di Modena, ha addirittura giocato con Ceccoli di RSM, a 7° flotta della Vic nel Pacifico.
Comunque ci si è divertiti dato il clima cordiale, amichevole e tranquillo dell’ambiente, scosso solo dalle imprecazioni di Alberto quando subiva qualche doppio uno ad ASL, o quando non lo faceva lui.
Si è giocato di tutto ed io ho rinfrescato DAK, e testato il nuovo Gazala della Gamers con Marchino di Varese, che conosco dai tempi di SL.
Veramente un ottimo gioco, non troppo complicato nè troppo banale, peccato non aver avuto il tempo di finirlo, complice anche un errore nella prima partita di prova proprio sulla regola dei rifornimenti, cosa che ci ha costretti a ricominciare.
Degli altri alcuni hanno giocato da Waterloo della AH, a ASL, da Britannia a The age of renaissence, una pattuglia superstite ai treni, e infine a SPQR, ecc.
C’è stato tempo, per snebbiare il cervello, con delle scappate in pub, o locali vari, per una birra e piadina.
Veramente un’ottima organizzazione che anche se collaudata, non risente minimamente dell’usura del tempo, e di nuovo i migliori complimenti e ringraziamenti a Pagnotta per il suo notevole impegno.
Enrico Granata